top of page

Piazze vuote, manichini senza volto, colonne e busti di marmo: vestigia di un passato arcaico che riaffiora nell’universo onirico dello spettatore. Attimi rubati ad un sogno, catturati e trasposti sulla tela, come testimonianze di un inconscio che si confessa in un quadro e non tra le pagine di un diario. Un’arte che diventa rappresentazione dell’inconscio, fatto di mistero, solitudine e muse inquietanti che ti osservano pur essendo prive di occhi.

La metafisica, l’oltre il reale, gli occhi capaci di guardare aldilà dell’apparenza. Tutto il fascino e l’inquietudine dell’enigma, un matrimonio indistruttibile tra arte e poesia, la capacità di “dipingere dall'immagine scritta nel cervello e non dalla natura”. Un viaggio interiore, approdato a immagini sospese nel tempo, a scenari infestati dal mistero, dal silenzio, dall’immobilità, mondi dove il sentimento più genuino è lo spaesamento, dove la rivelazione della meraviglia può nascere dal semplice quotidiano.

“L’opera d’arte metafisica è quanto all’aspetto serena; dà però l’impressione che qualcosa di nuovo debba accadere in quella stessa serenità e che altri segni, oltre a quelli già palesi, debbano subentrare sul quadrato della tela. Tale è il sintomo rivelatore della profondità abitata”.

“L'arte deve creare sensazioni sconosciute in passato; spogliare l'arte dal comune e dall'accettato... sopprimere completamente l'uomo quale guida o come mezzo per esprimere dei simboli, delle sensazioni, dei pensieri, liberare la pittura una volta per tutte dall'antropomorfismo... vedere ogni cosa, anche l'uomo, nella sua qualità di cosa."

"I miei quadri sono piccoli, ma ognuno di essi è un enigma, ognuno contiene una poesia, un’atmosfera, una promessa che lei non può trovare in altri quadri. Io sono l’unico uomo che ha compreso Nietzsche, tutte le mie opere lo dimostrano"

Domenica

È domenica, è mattino, è inverno

Ho finito ieri il mio quadro

Ma il cuore è molto triste

Vedo gente che va in chiesa

C’è chi è andato a caccia, chi a pesca

Ma la pioggia cade piano piano

E dolcemente mormora che tutto è vano

de chirico firma.jpg

"Mio Dio, fate che il mio mestiere di pittore sempre più si perfezioni; fate Mio Dio che per mezzo della materia pittorica io progredisca fino all’ultimo giorno della mia vita; datemi Mio Dio intelligenza forza e volontà, per sempre migliorare le mie emulsioni, che possano esse diventare sempre più aiutanti, che possano esse dare alla materia della mia pittura sempre maggior trasparenza e densità, sempre maggior splendore e fluidità; fate Mio Dio che io possa ridare alla pittura il lustro che da quasi un secolo essa ha perduto, e pertanto Mio Dio aiutatemi sopra ed innanzitutto a risolvere i problemi pittorici della mia arte, che ai problemi metafisici spirituali ci pensano oggi critici e intellettuali.

Amen"

de chirico manichino.jpg

in arte... DUDU

In ogni opera, in ogni quadro, in ogni lavoro, la caratteristica principale è l'assenza di un personaggio umano forte. 

I manichini invadono la scena, prendendo il ruolo di personaggio principale. É in questo la grandezza d'animo, il vedere più in là delle cose comuni.

In ognuno di questi manichini ci siamo noi, che possiamo prendere il posto di chiunque. Attraverso l'anonimità, siamo rappresentati tutti, indistintamente, senza discriminazione di sesso, religione o etnia. In 'The painter's family', una famiglia di manichini, troviamo il diritto alla famiglia, di cui ognuno di noi può usufruire; in 'Ettore e Andromaca' c'è, nei due manichini senza sesso, il diritto di amare chiunque; in 'Great metaphysical interior' c'è il diritto, di ogni uomo, di essere sé stesso, di esprimere quello che veramente sente, ma soprattutto di avere i propri desideri interiori, liberi da ogni tipo di vincolo. 

bottom of page